Le cave costituiscono la fonte di materiali indispensabili per le costruzioni ed un settore economico importantissimo per molte zone del Paese, ma il loro impatto sull’ambiente può essere devastante. Sarebbero quindi necessari una regolamentazione organica e controlli attentissimi. In Italia, invece, dove vige un regio decreto del 1927 e l’attività amministrativa è fortemente differenziata da regione a regione, non si può stabilire con esattezza neppure il numero di quelle regolarmente autorizzate, per non parlare dell’abusivismo, mentre le tariffe, tra le più basse in Europa, favoriscono l’estrazione di nuovo materiale anziché il riciclo degli inerti.
Pubblichiamo l’articolo a cui Francesco Mauro stava lavorando quando gli è occorso il grave incidente che ha poi portato alla sua scomparsa. L’argomento trattato rientra in uno dei temi che più lo appassionava, certamente in quello in cui si sentiva coinvolto in modo più diretto: il rapporto – che auspicava biunivoco - tra politica e ricerca scientifica, tra istituzioni ed enti esperti. L’articolo avrebbe dovuto far parte di un progetto più ampio, che comprendeva una ricostruzione in chiave storica delle vicende della ricerca in Italia nel secolo scorso ed una rilettura delle interminabili riforme dell’ENEA, l’ente a cui aveva dedicato la parte più importante della propria vita lavorativa e al quale si è sentito, sino all’ultimo, profondamente legato. Di quel più ampio progetto, a cui teneva molto, Francesco ha lasciato diverso materiale, sul quale però intendeva lavorare ancora, per completarlo ed affinarlo, anche attraverso un confronto, che aveva programmato, tra la propria visione e quella di persone con esperienze simili alla sua. L’articolo che pubblichiamo era quasi pronto, salvo alcune incompletezze, ma non è aggiornato con gli sviluppi più recenti della legge sulla scuola, che per l’articolo stesso ha rappresentato lo spunto iniziale. A lungo abbiamo sperato che l’autore potesse curarne la stesura finale e abbiamo preferito ora non apportare alcun ritocco “apocrifo” e proporre il testo così come è stato lasciato nel dicembre scorso, certi della sua sostanziale validità.
Nelle settimane scorse, ha ricevuto notevole attenzione, sulla stampa internazionale e sui media, la notizia del lavoro scientifico, pubblicato sulla rivista americana Science, che sottolinea come il caso sia il fattore più rilevante, rispetto ad altri, nell’indurre l’insorgenza di tumori nell’uomo. Gli autori propongono che una frazione consistente dei tumori sia correlata al numero totale di divisioni di cellule staminali di un determinato tessuto. Circa 2/3 dei tumori sarebbe quindi dovuta, come dimostrato dalla forte correlazione osservata, a mutazioni casuali, ed il rimanente terzo a fattori ambientali e a predisposizione ereditaria.
Ascolta i canti delle principali specie di uccelli presenti nelle "Riserve Naturali del Lago di Tarsia e della foce del Fiume Crati" gestite dagli Amici della Terra.
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