Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha promosso numerose iniziative per favorire il passaggio da un’economia lineare ad un’economia circolare senza sprechi. In particolare, per quanto riguarda i processi di produzione, nel piano di azione UE per l’economia circolare, un ruolo fondamentale è rivestito dalla simbiosi industriale, ovvero da un processo di interazione aziendale finalizzato all’ottenimento di vantaggi competitivi derivanti dal trasferimento di risorse tra due o più industrie dissimili. L’autore ne illustra i riferimenti teorici e l’esperienza più citata.
È difficile ricavare dai dati ufficiali quanti rifiuti urbani vengano esportati dall’Italia, quanto costino queste operazioni e chi le paghi. Una delibera della Regione Campania, intercettata casualmente, rivela che la destinazione di alcuni rifiuti è una discarica bulgara. Gli Amici della Terra hanno elaborato graficamente il percorso di questo carico di rifiuti sulla base della Delibera Dirigenziale della Regione Campania che ne autorizza l’esportazione
A Livorno, il Sindaco Nogarin si affida all’inceneritore per risolvere debiti e rifiuti ma, anziché ammettere il cambio di posizioni, annuncia lo smantellamento dell’impianto e la sua sostituzione con un “pratino”…. ma solo dopo il suo mandato!
il 22 novembre si è tenuto a Roma il convegno “Il piano Nathan per Roma. ATAC e AMA. Portare i libri in Tribunale e indire gare europee”, organizzato da La Marianna e Fondazione Luigi Einaudi. Pubblichiamo un articolo tratto dall’intervento di Beniamino Bonardi, aggiornato alle più recenti notizie sull’export dei rifiuti urbani di Roma Capitale.
Attraverso una rassegna dalla stampa estiva l’autore racconta la lunga serie di emergenze dei rifiuti solidi urbani in più di mezza Italia: una sporca storia di degrado urbano, di irresponsabilità politiche, di disinformazione. Chi continua ad agitare il tabù dell’incenerimento dei rifiuti e a impedire la realizzazione degli impianti dovrebbe rispondere politicamente delle emergenze e dell’ormai abituale ricorso all’esportazione dei rifiuti urbani, una pratica disonorevole per il nostro paese.
Per la pubblicazione della Carta delle aree potenzialmente idonee alla localizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, attesa da oltre un anno, se ne dovrà aspettare (almeno) ancora un altro. I ministri competenti hanno infatti deciso di farla precedere dalla discussione del Programma nazionale. In tal modo, ha affermato il ministro dello sviluppo economico, si avrà una migliore conoscenza dei termini della problematica. Giustissimo, se non fosse che la Carta è già stata redatta e non verrà certo modificata dalla discussione del Programma nazionale. Il sospetto è quindi che ciò che in realtà si cerca è solo il rinvio. La Carta delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) ad ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, pronta dal luglio del 2015, non sarà pubblicata, in pratica, prima di un anno. È quanto, di fatto, ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, durante un’audizione di fronte alla commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti, in cui ha riconosciuto che ci sono “stati ritardi e criticità nella gestione dell’intero processo. Credo, tuttavia, che nelle ultime settimane si siano finalmente create le condizioni per riprendere un lavoro serio di approfondimento, confronto e garanzia. Vi sono oggi le condizioni per verificare con i cittadini passo dopo passo la correttezza delle procedure”.
Ascolta i canti delle principali specie di uccelli presenti nelle "Riserve Naturali del Lago di Tarsia e della foce del Fiume Crati" gestite dagli Amici della Terra.
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